Questa settimana vi porto a Portobuffolè, un piccolo ma splendido paesino a poco più di 10 km da Oderzo, in provincia di Treviso. Si tratta del più piccolo Comune del Veneto (sia per abitanti che per superficie), ma merita una menzione particolare: si tratta infatti di uno dei Borghi più Belli d’Italia.
La storia di Portobuffolè
Sapete che Portobuffolè non è il nome originario del borgo? In antichità, più precisamente in epoca romana, si chiamava Septimum de Liquentia in quanto distante 7 miglia dalla più grande Oderzo e perché situata sulle rive del fiume Livenza. Mantenne il nome Settimo fino all’anno Mille, quando si trasformò in Portus Buvoledi, che potremmo tradurre dal latino medievale come “porto sul canale”.
L’origine del borgo è quindi romana: si hanno le prime testimonianze dagli scritti di Tito Livio, datati I secolo d.C. Maggiore notorietà arriva però attorno al 1300, con l’arrivo di Gaia da Camino e la successiva annessione alla Repubblica di Venezia.
A qualcuno il nome potrebbe ricordare qualcosa: si tratta di uno dei personaggi citati da Dante nel Purgatorio!
«Per altro sopranome io nol conosco,
s’io nol togliessi da sua figlia Gaia.
Dio sia con voi, ché più non vegno vosco.»
Cosa visitare a Portobuffolè
Casa Gaia, dove visse per l’appunto Gaia da Camino, è una meta da non perdere: questa piccola reggia dove si notano subito colonnine e capitelli, conserva splendidi affreschi raffiguranti il borgo.
Perdetevi tra le vie del paese e ammirate piazze e palazzi: soffermatevi al Duomo, che si narra essere stato in precedenza una sinagoga, e in Porta Friuli, dove camminare sul ponte settecentesco.
Se potete prediligete una visita durante il weekend: ogni seconda domenica del mese il borgo ospita il Mercatino dell’Antiquariato e i Concerti del mercatino, dove trovare pezzi unici per la vostra casa.
Foto © Gaia For You; Mete Weekend.
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