Come la maggior parte delle scoperte scientifiche, anche quella dei raggi X fu dettata dal caso, come effetto collaterale di altri esperimenti.
“Non avevo idea di cosa fossero quei raggi perciò li chiamai raggi X, essendo X il simbolo di una grandezza incognita” – Wilhelm Conrad Röntgen
Nessuno li aveva mai scoperti prima e quando li individuò il dott. Röntgen li segnò nelle sue ricerche semplicemente come raggi X, proprio perché ignoti.
Come spesso accade, un nome dato dalle circostanze entra presto nella consuetudine, fino a imprimersi nella storia. Questo è il caso anche dei raggi X, oggi ancora chiamati in questo modo.
Ma facciamo un passo indietro e conosciamo meglio la storia di colui che oggi possiamo considerare a pieno titolo il padre della radiologia.

Foto © Wellcome Collection
W. C. Röntgen: la scoperta dei raggi X
Il dott. Wilhelm Conrad Röntgen (1845 – 1923) iniziò la sua carriera con un dottorato in fisica all’Università di Zurigo, per proseguire poi con una brillante carriera accademica in diversi atenei della Germania.
Il momento che segnò per sempre la sua carriera fu la sera dell’8 novembre 1895, quando si accorse che uno schermo coperto di platinocianuro di bario disposto nelle vicinanze di un tubo catodico, su cui stava svolgendo degli esperimenti, emanava un leggero brillio.
Cercando di scoprire la natura dei raggi, mise la sua mano nella loro traiettoria e notò qualcosa di incredibile: sul foglio si potevano distinguere l’ombra di carpo, metacarpo e falangi della sua mano.
Le scoperte scientifiche sono sempre frutto di ricerche complesse e difficilmente possono essere riconducibili a un singolo episodio, in questo caso però possiamo affermare che quella sia la data di nascita dei raggi X.

Foto © Science Museum, London
Una mano famosa
Dopo vari studi approfonditi, il dott. Röntgen riuscì a effettuare la prima vera e propria radiografia, fotografando la mano sinistra dell’amata moglie Anna Bertha.
Così la prima lastra, un’immagine che avrebbe cambiato per sempre la storia della medicina, rappresenta una mano femminile con un grosso anello nuziale al dito anulare.
La mano della moglie del dott. Röntgen fece subito il giro del mondo perché il fisico, capendo l’importanza della sua scoperta in ambito medico, non perse tempo e inviò subito la radiografia, accompagnata da una relazione sulla scoperta dei raggi X a tutti i colleghi più illustri di quel periodo.
La rivoluzionaria scoperta dei raggi X fu subito apprezzata da tutto il mondo scientifico, facendo ottenere moltissimi prestigiosi riconoscimenti al dott. Röntgen, tra i quali il più importante arrivò certamente nel 1901 con il meritato Premio Nobel per la fisica.
In copertina foto © Wellcome Collection
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