Le trasfusioni di sangue possono essere annoverate tra le più importanti evoluzioni delle medicina, ma sono possibili solo grazie alla scoperta dei gruppi sanguigni di Karl Landsteiner.
L’importanza dei gruppi sanguigni
In svariati casi, l’unico modo per salvare una vita è riuscire a compensare la perdita di sangue tramite la trasfusione.
Oggi è una pratica che ormai diamo per scontata ma, fino a pochi secoli fa, subire una trasfusione era più che altro una condanna a morte. Il tasso di mortalità causato dalle trasfusioni di sangue era elevato al punto che nel XVII secolo questa pratica veniva usata sempre più raramente.
Non solo, nei secoli precedenti erano state tentate anche trasfusioni da sangue animale, che causarono la quasi totalità della morte dei pazienti (i rari casi di sopravvivenza sono motivati da trasfusioni di quantità di sangue così piccole da essere trascurabili).
Del frequente tragico epilogo nessuno riusciva a trovare una motivazione, fino alla scoperta dei gruppi sanguigni da parte di Karl Landsteiner.

Foto © Genetic Society of America
La scoperta di Karl Landsteiner
Karl Ernest Landsteiner (1868 – 1943) fu un biologo e fisiologo austriaco.
Inizialmente si specializzò in studi sull’agglutinazione del sangue e successivamente identificò tre diversi antigeni nel sangue umano. In questo modo riuscì a dimostrare che diversi tipi di sangue risultano tra loro incompatibili per una sorta di “reazione allergica”.
Il passo successivo fu quello di classificare il sangue umano in 4 gruppi sanguigni: AB, A, B e 0. La scoperta fu così rivoluzionaria da fargli vincere il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia nel 1930.
La derivazione fondamentale di questa scoperta fu naturalmente un grandissimo passo avanti, per poter praticare trasfusioni di sangue con rischi decisamente meno elevati.
Dalla scoperta dei gruppi sanguigni, infatti, si è potuto stabilire che l’agglutinazione (quella possiamo volgarmente definire “reazione allergica”) avviene solo quando si mischiano gruppi sanguigni tra loro incompatibili.
Nel 1907, dopo le considerazioni divulgate da Karl Landsteiner, al Mount Sinai Hospital di New York si eseguirono le prime trasfusioni sicure. Possiamo dunque affermare che questa rivoluzionaria scoperta ha permesso, e continua a permettere, di salvare molte vite.
La successiva scoperta del fattore Rh
Negli anni successivi Karl Landsteiner continuò le sue ricerche, fino a che nel 1940 insieme al collega Alexander Wiener arrivò a individuare anche il fattore sanguigno Rh.
Questo è un sistema di di 13 proteine presenti nella membrana dei globuli rossi di tutti gli esseri umani.
l punto è che nel 15% dei casi le proteine sono solo 12 (manca la proteina D). Dunque, per stabilire la compatibilità tra gruppi sanguigni, essi vanno ulteriormente classificati come Rh+ e Rh-.
Una curiosità più recente
Il 14 giugno 2016, in occasione del 148° anniversario della nascita di Karl Landsteiner, Google gli ha dedicato questo simpatico doodle.
In copertina foto © The New York Academy of Medicine
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