Forse non avete mai sentito nominare Antoni Van Leehuwenoek, ma dietro questo nome si cela una scoperta importantissima per l’evoluzione della medicina e della scienza in generale, fu lui infatti l’inventore del microscopio.
Molti attribuiscono questa invenzione a Galileo Galilei, il quale nel 1624 avrebbe realizzato un telescopio di piccole dimensioni chiamato occhialino, ma già nel 1595 l’olandese Zacaria Jannsen riuscì a costruire un oggetto che consentiva un ingrandimento di circa 30 volte, un risultato ancora ben lontano da quello raggiunto da colui che oggi è considerato l’inventore del microscopio.
Un’invenzione nata tra le stoffe
Antoni Van Leehuwenoek nacque nei Pesi Bassi (proprio come il dott. Hazen!) nel 1632 da una famiglia di artigiani e la sua carriera lavorativa inizialmente non sembrava aver nulla a che fare con la scienza.
Dopo gli studi di contabilità, infatti, avviò un negozio di stoffe e in questo settore divenne sempre più esperto nell’utilizzo di lenti specifiche per l’osservazione dei tessuti.
Non accontentandosi della strumentazione a disposizione, si impegnò per migliorare al massimo la precisione degli antenati del microscopio disponibili fino a quel momento.
Dopo vari studi e sperimentazioni come ottico, riuscì a ottenere uno strumento capace di ingrandire l’oggetto esaminato fino a quasi 300 volte.

Foto © Avrotros
L’inventore del microscopio scoprì i batteri
Provando da sempre una forte passione per la natura e avendo un animo molto curioso, Antoni Van Leehuwenoek passò dunque dall’osservazione dei tessuti della sua bottega all’osservazione di altri elementi, fino a che con stupore si accorse che perfino in una gocciolina d’acqua erano presenti degli “animacula”.
Questi “piccoli animali” sono quelli che noi oggi chiamiamo batteri e così abbiamo anche una data certa della loro scoperta: era il 1676.
Da qui divenne fondamentale il suo contributo nel ramo della microbiologia, essendo stato il primo a osservare e descrivere organismi unicellulari, oltre a fibre muscolari, capillari e perfino spermatozoi.
Il metodo scientifico di Van Leehuwenoek
Pur non avendo alcuna base di studio in questo campo, nelle sue ricerche applicò sempre il metodo scientifico, restando in costante contatto con la Royal Society di Londra, di cui venne nominato membro nel 1680 per i suoi meriti.
La fama di Van Leehuwenoek fece presto il giro d’Europa e moltissime personalità illustri dell’epoca vollero conoscere questo personaggio, che si faceva attendere anche diverse ore se impegnato nei suoi esperimenti.
Si stima che nell’arco della sua lunga vita (morì nel 1723, a 91 anni) riuscì a costruire circa 500 lenti di ingrandimento e ben 10 microscopi.
In copertina foto © Everyeye.it
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