Avete mai sentito parlare di Gerty Cori? Questa donna, di cui troppo poco si conosce il nome, è entrata nella storia per un traguardo importantissimo: è stata la prima donna a ricevere un premio Nobel per la medicina.
Vi abbiamo già raccontato la storia di Elizabeth Blackwell, la prima donna medico, che ottenne il titolo di Dottore in Medicina nel 1849.
Da quel momento la medicina non fu più appannaggio esclusivo degli uomini, eppure prima di vedere tra i Nobel per la medicina il nome di una donna bisognerà attendere ancora un secolo.
Chi era Gerty Cori?
Nata a Praga nel 1896 e battezzata come Gerty Theresa Radnitz, proveniva da una famiglia dell’alta borghesia.
Nel 1914 entrò nella scuola medica dell’Università di Praga e lì conobbe Carl Ferdinand Cori, che diventò suo fedele compagno nella vita e nella carriera accademica.
Il lavoro di ricerca di questa coppia si è concentrato soprattutto sullo studio del metabolismo dei carboidrati, sui meccanismi di assorbimento del glucosio e sulla funzione di adrenalina e insulina.
La scoperta che li ha condotti a ottenere il Nobel è del 1929. Dopo lunghe ricerche, riuscirono a dimostrare che nel tessuto muscolare il glicogeno viene scomposto sotto forma di acido lattico e poi risintetizzato e immagazzinato come fonte di energia.
Il primo Nobel per la medicina a una donna
Il Nobel arrivò nel 1947, grazie alla scoperta di questo ciclo metabolico, che oggi è definito in tutti i manuali di medicina come ciclo di Cori.
Il riconoscimento non è stato assegnato solamente a Gerty Cori, ma al gruppo di ricerca composto anche da suo marito e dal fisiologo argentino Bernardo Houssay.
In quanto donna, per la maggior parte della sua vita lavorativa Gerty Cori ha dovuto vivere nelll’ombra del marito, con una scarsa considerazione da parte del mondo accademico.
Proprio per questa continua emarginazione, legata solo a motivi di genere, il giorno della consegna del Nobel il marito rilasciò una dichiarazione di sincera soddisfazione per il riconoscimento concesso anche a lei.
“I nostri sforzi sono stati in larga parte complementari, l’uno senza l’altra non sarebbe mai arrivato tanto lontano com’è successo lavorando insieme. (…) Il fatto che il premio sia stato conferito anche a mia moglie è per me fonte di profonda soddisfazione”.
Da allora altre 11 donne hanno ottenuto questo prestigioso premio.
In copertina foto © Women You Should Know
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