Nasce a Sacile nel 1976, si laurea presso l’Accademia di belle arti di Venezia.
Frequenta la scuola di illustrazione di Sarmede, studiando e collaborando con Josef Wilkon. Fa della ritrattistica il centro della propria ricerca. Lavora su grandi tele con rapida pittura di tocco. Nel ciclo “Ritratti Familiari” rappresenta nuclei di famiglie di immigrati in Italia, all’interno dei quali vi é sempre un esponente della famiglia dell’artista. “Familiare” è colui che è unito da legami di sangue e colui con il quale si condividono momenti profondi di vita: lavoro autobiografico sulla famiglia dell’artista, da sempre in rapporto con “la gente di altri mondi”». Lavora nell’editoria come illustratrice con: Einaudi ragazzi, Il Castoro e Kappavù Edizioni. Riceve numerosi prestigiosi premi. I suoi lavori appartengono a collezioni private e pubbliche. Tra le recenti esposizioni la presenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Nei volti ritratti in primo piano sono gli occhi a penetrare nella realtà circostante per attivare il dialogo esistenziale carico di vibrante intensità. Questo fatto orienta la lettura dell’opera e trattiene il fruitore fino a quando il vedere diventa guardare, per trasformare l’immagine in qualcosa che ha un senso compiuto




La figurazione si situa su un crinale da una parte del quale guarda alle tensioni liriche, dall’altra si fa realtà del sentimento, che dà corpo a ogni dipinto. Le presenze umane, delineate con perentorietà di tratto, si “muovono” in uno scenario rarefatto dove il singolo o il gruppo vivono in un ambiente che sfuma i contorni di riconoscibilità in un colore liquido, portato alla trasparenza.
Tamara Zambon riflette sui fenomeni sociali e politici della nostra epoca, con un interesse rivolto alla decostruzione dei valori eurocentrici e all’egemonia occidentale. Nei suoi lavori di grande formato, in ambienti che ci sono noti perchè in essi scorre il nostro quotidiano, vi è la compresenza di comunità straniere e di membri della famiglia dell’artista: la madre, il fratello, il figlio…


Si tratta quasi sempre di una consapevole e desiderata violazione dei confini e degli spazi individuali, per giungere ad una accoglienza del corpo e della presenza fisica dell’altro e della comunità sociale e culturale ospitata e ospitante.
Alessandra Santin
Contatti
Tamara Zambon
Via Bodegan 56 Nave di Fontanafredda (PN) 33074
328 4655862
zambontamara@gmail.com
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