Nuove opere, nuove prospettive, nuovi colori. Allo Studio Hazen prosegue la rassegna Un Anno d’Arte con l’artista Olimpia Biasi.
Bereshìt – nel principio.
Nel principio la materia satura (di ricordi sparsi alla rinfusa, di rumori intestini, delle complessità del mondo, dei dialoghi conclusi, delle colate di lava, delle esplosioni dirompenti, delle ragioni e delle emozioni non liquide e non ancora solide) costituisce il nulla primordiale.
Questo è quanto.
Per Olimpia Biasi la creazione procede da una materia preesistente: la terra informe, il buio saturo, le acque infinite, … e la Genesi, il Bereshìt è il fecondo giungere al nulla dell’astrazione.

Nel Terzo Millennio non è ancora semplice accostarsi a questo nulla creativo. Già la Filosofia aveva sostenuto che il nulla non è l’assenza o la mancanza di qualcosa ma la presenza satura del tutto; che il nulla è una reificazione con cui si considera reale ciò che è astratto.
Questa idea suggerita dalle parole della Bibbia tòhu vavòhu (תֹהוּ וָבֹהו) indicanti la massa caotica, si manifesta nei rossi fuoco delle lave e delle luci solari di Olimpia Biasi; nei marroni e nei senape delle terre e delle sabbie; nei verdi vegetali di alghe, di piante e di cespugli di rose mai rifiorenti; nei toni fluidi ed infiniti dei blu, mobili nelle arie e nelle onde; e dei neri vellutati nelle notti silenti. Tutto è materia d’arte per un’energia poetica generativa, necessaria alla creazione.
Nei lunghi teleri materici Olimpia Biasi pone in relazione suggestioni della bioarte e dell’arte ecologica con le forme della comunicazione virtuale e astratta: i paradigmi informatici collocandosi nel sistema complesso del mondo naturale/culturale contemporaneo, segnano l’inizio esistenziale, la creazione assoluta della vita, le sue alterazioni, le sue distorsioni, le velocità e le leggerezze, i tragici eventi e le nuove nascite.

L’espressione privilegiata del presente creativo, ribaltando posizioni, superando la precisione del segno e del disegno che hanno caratterizzato lunghi periodi della ricerca di Olimpia Biasi, suggerisce finalmente punti di vista inediti, che superano barriere e ignorano confini di tempo e limiti di linguaggio. Non raccontano il creato perché lo generano.
I Teleri sulla Creazione vengono indotti da un sistema oscillante, che permette ai concetti cari a Olimpia Biasi di rappresentare per la prima volta il nulla creativo, ampliato e profondo. Gli effetti di questa lettura dell’astrazione, nel Tempo della memoria e del futuro, possono risuonare con maggior forza, aprirsi alla libertà assoluta della creazione stessa.

Non dal nulla sorge un’energia nuova ma dall’incontro poetico con la ricerca, con i suoi strumenti e i suoi processi.
Olimpia Biasi crea astrazioni materiche, sguardi che sollevano l’energia nuova per la Terra di oggi, sacra nel canto del Tempo, sacra nel principio del futuro possibile, e del futuro che tanti credono ancora, non possibile.
Alessandra Santin
Contatti
Piazza della Repubblica, 17 Lovadina di Spresiano (TV)
347 4824048
olimpia.biasi@gmail.com
olimpiabiasi.com
Leave A Reply