C’è già profumo d’uva nell’aria: diamo il benvenuto a settembre, che porta con sé i grappoli dai colori e gusti più disparati.
Le proprietà nutrizionali dell’uva
Il frutto dalla forma a grappolo è costituito all’80% di acqua, per questo aiuta a mantenere una buona idratazione e a stimolare la diuresi.
L’uva è costituita per circa il 15% da carboidrati, dunque fornisce anche un ottimo apporto di energia.
Ha inoltre proprietà lassative, è infatti ottimo come soluzione naturale per chi soffre di problemi di stitichezza.
L’apporto di flavonoidi
La parte più esterna dell’acino contiene un’elevata quantità di flavonoidi.
Questi contribuiscono a migliorare la circolazione del sangue, prevenendo anche la formazione di coauguli, nota causa di molte patologie.
I flavonoidi inoltre sono ottimi antiossidanti, la buccia dell’uva dunque contribuisce a regolarizzare il livello di colesterolo, evitando così una precoce degenerazione del sistema cardiovascolare.
Benefici per le ossa
Tra i diversi minerali dell’uva c’è anche il boro, che ha la funzione di permettere un più facile assorbimento di calcio nelle ossa.
Si può dunque affermare che questo frutto sia benefico anche per le ossa e può avere un effetto preventivo sull’osteoporosi.
Se l’uva viene assimilata insieme a del sesamo il beneficio sulle ossa sarà ancora maggiore perché il boro aiuterà ad assorbire tutto il calcio contenuto in questi semini.
Per una pelle più bella
Abbiamo detto che i flavonoidi contenuti nella buccia dell’acino hanno un potere antiossidante.
Dunque l’uva aiuta anche ad avere una pelle più bella, elastica e senza rughe.
Oltre ad essere un aiuto agendo interamente, può essere anche un ottimo ingrediente per cosmetici di uso esterno, come creme e maschere facciali.
Curiosità
Lo sapete che dell’uva non si butta via niente?
Nel senso che anche i semi sono una preziosa fonte di diverse sostanze, come l’amido, la cellulosa e i tannini.
Inoltre dai semi dell’uva si può ottenere il cosiddetto olio di vinacciolo, ricco di acido linoleico, che aiuta a pulire il sangue dal colesterolo in eccesso.
Non si buttano via neppure le foglie della vite: ebbene sì, anche questa parte della pianta è commestibile!
Tra i piatti italiani non è comune l’utilizzo di queste foglie, ma nella cucina libanese e greca vengono utilizzate in diverse ricette, solitamente cotte al vapore per creare una sorta di involtino di ripieno di riso e carne.
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